Cosa fare per liberare il respiro
Come respiri ha una forte influenza sulla tua qualità di vita e sulle prestazioni di corpo e mente ma… lavorare col respiro non è sufficiente per ottenere un respiro libero!
E’ l’errore in cui incappano tutti, sia i profani che i professionisti.
Spesso chi si rivolge a me, lo fa perché vuole un respiro libero e consapevole.
I motivi che spingono le persone ad interessarsi al respiro sono vari:
- Per evidenti problemi di respiro, come asma, affanno, fame d’aria;
- Perché hanno letto da qualche parte, o un terapista gli ha detto, che i loro problemi di salute o i dolori fisici sono causati dal blocco del diaframma;
- Per ansia e attacchi di panico (qualcuno gli ha detto che il respiro aiuta e/o risolve);
- Sono persone spirituali, che hanno letto o sentito dire che il respiro è la porta della consapevolezza e della realizzazione spirituale;
- Sono sportivi e vogliono migliorare le proprie performance;
- Sono artisti della voce o musicisti a fiato: per loro il respiro equivale ad una migliore prestazione con meno sforzo;
- Perché ricercano la serenità, la calma attiva, un po’ di pace mentale;
- Oppure semplicemente sono appassionati di respiro.
Viste le connessioni del respiro con tutti gli aspetti della nostra vita, quando vuoi migliorarlo non puoi esimerti dal lavorare anche sul resto.
Altrimenti rischi di scontrarti contro il muro di gomma.
COS’È IL MURO DI GOMMA?
Ci sono persone, in particolare chi soffre di ansia e attacchi di panico, che spinte dalla disperazione e dalla fretta, mi scrivono con atteggiamento di pretesa: vogliono ricevere quanto prima l’esercizio miracoloso per sbloccare il diaframma.
La speranza è quella di risolvere il terribile problema in un’abile mossa di sblocco, ma purtroppo non funziona così, anzi, la fretta ti porta molto lontano da un respiro libero.
Il muro di gomma è quello dove si scontrano tutte queste persone!
Il respiro è nemico della fretta e della frenesia, va curato, coccolato, ascoltato, accompagnato, goduto.
Ed è proprio quando riesci a sentire il respiro in questo modo che avvengono le magie, è lì che ritrovi te stesso, che sei presente ed equilibrato.
Cosa fare per liberare il respiro?
Gli aspetti da considerare per liberare il respiro sono diversi:
- Bisogna conoscere e praticare con costanza tecniche, esercizi e pratiche giuste;
- Imparare a fermarsi, rallentare, ascoltare;
- Sistemare, migliorare e, a volte, modificare le propria alimentazione;
- Allenare la propria volontà e disciplina. Il respiro va curato sempre, per tutta la vita, non puoi pensare di fare un esercizio o una pratica un giorno, una settimana o un mese e poi dimenticartene;
- Devi imparare a conoscere il tuo corpo, la tua mente, le tue emozioni, come funzioni, devi conoscere te stesso;
- Devi imparare ad accettare, lasciare andare, ma allo stesso tempo fare e combattere;
- Devi sapere come uscire dalla centrifuga e trasformare lo stress in un alleato;
- Devi imparare a liberarti dal vortice della distrazione e ritrovare la presenza;
E devi impegnarti a non auto-sabotarti continuamente, spesso inconsciamente.
Insomma, per ottenere un respiro libero e consapevole, devi evolvere ad un nuovo stile di vita, più sano, presente, naturale e divertente.
Divertiti per liberare il respiro
Sono un acuto osservatore dell’animo umano. Ho visto che il principale nemico del respiro è vivere una vita che non ti appartiene, fare tutt’altro rispetto a quello che realmente desideri.
Una persona, quando fa quello che sente in cuor suo, si diverte e quasi istantaneamente assolve a quasi tutti i fattori che determinano la libertà di respiro.
Ma il 99,99% delle persone non vive in questa condizione, fa tutto il contrario di quello che vorrebbe fare. Quando la situazione è questa, è normale che non ti diverti, che ti stressi, che ti perdi e che il tuo respiro diventa sempre meno libero.
Per questo motivo, quando ti approcci al respiro, devi già sapere che in un modo o nell’altro stai per mettere in gioco tutte le aree della tua vita, fortunatamente verso una direzione migliore.
A volte le persone si stupiscono quando cominciano a lavorare con me perché vorrebbero fare lo sblocco del diaframma e io chiedo loro di camminare a piedi nudi in un prato.
Ad esempio, nel Dojo di AeR facciamo un percorso, che di settimana in settimana, porta i praticanti a fare cose nuove, a volte direttamente legate al respiro, altre apparentemente distanti da esso.
In realtà, tutto quello che propongo è necessario per arrivare ad un respiro libero e consapevole, e soprattutto al risultato che si vuole ottenere dal respiro libero e consapevole.
Il respiro è vita e la vita va respirata a polmoni liberi, lentamente e con presenza, altrimenti il rischio è di trovarsi alla fine, non solo con un respiro affannoso, ma non avendo proprio vissuto!
Prendersi cura del proprio respiro significa prendersi cura di se stessi e, quindi, cambiare il proprio modo di vedere e vivere le cose, dando massima libertà ed espressione alla propria anima, ritrovando il respiro e la voce del cuore.
Prenditi cura del tuo respiro, inizia ad ascoltarlo semplicemente così com’è, senza alterarlo.
Enjoy Your Life!
Cristian
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